24 Febbraio 2025
Le startup FinTech rappresentano un motore di innovazione e competizione nel settore finanziario. Tuttavia, raggiungere il break-even – ovvero il punto in cui i ricavi coprono i costi – è una sfida cruciale per la loro sostenibilità e crescita.
Lo studio “Predicting break-even in FinTech startups as a signal for success”, condotto da Claudio Garitta e Laura Grassi della POLIMI School of Management del Politecnico di Milano e pubblicato su Finance Research Letters, esamina l’impatto del funding sul raggiungimento del break-even, offrendo preziosi insight per investitori, partner e founder.
Funding e sostenibilità
L’ingresso di nuovi capitali è spesso una necessità per le startup, non solo per ottenere risorse finanziarie, ma anche per accedere a competenze e network strategici. Tuttavia, la ricerca evidenzia che le startup FinTech che ricevono investimenti da venture capital (fondi specializzati in startup) sono meno verosimilmente a break-even rispetto a quelle che crescono senza supporto esterno. Questo fenomeno può essere attribuito a diversi fattori:
Break-even: un segnale per il mercato e le partnership
Nel mondo delle startup, e in particolare nei servizi finanziari, il break-even non è solo un traguardo interno, ma un segnale chiave per investitori e potenziali partner industriali. Raggiungerlo indica un modello di business sostenibile, riducendo il rischio percepito e aumentando le opportunità di collaborazione con intermediari finanziari e aziende consolidate.
Conclusioni e implicazioni
Questi risultati non suggeriscono che il finanziamento esterno sia un ostacolo, ma sottolineano la necessità di un bilanciamento tra crescita e sostenibilità. Per investitori e partner, comprendere la relazione tra funding e break-even è essenziale per valutare non solo il potenziale di crescita di una startup, ma anche la sua capacità di generare valore nel presente.
Per maggiori informazioni: Predicting break-even in FinTech startups as a signal for success